[Retro-Recensione] The Legend of Zelda: The Minish Cap
The minish cap
Ciao a tutti a tutti carissimi lettori e amanti del “the minish cap”. Oggi volevo fare due considerazioni su qualcosa di “finito” da tempo. Spesso finiamo, o abbiamo finito, giochi che rimangono poi pietre miliari. Passa il tempo e a volte così, senza un motivo particolare, questi giochi tornano. E ci viene voglia di caricarli di nuovo! A volte succede che li ricordiamo molto più belli di come effettivamente siano, a volte li apprezziamo di più. Ma bando alle ciance, cominciamo…
DI COSA SI TRATTA?
Quest’oggi voglio parlarvi di un episodio facente parte di una serie “antica” col tempo divenuta epica che oramai conosciamo tutti. Sto parlando di The Legend of Zelda – The Minish Cap. Di seguito alcune informazioni in merito:
Titolo originale | ゼルダの伝説 ふしぎのぼうし |
---|---|
Piattaforma | Game Boy Advance |
Data di pubblicazione | Giappone 4 novembre 2004 (formato cartuccia). Virtual Console 30 aprile 2014.
Europa 12 novembre 2004 (formato cartuccia). Virtual Console 29 maggio 2014. America 10 gennaio 2005 (formato cartuccia). Virtual Console 5 giugno 2014. |
Genere/i | Avventura, azione |
Sviluppato da | Capcom |
Pubblicato da | Nintendo |
Ideato da | Keiji Inafune (produttore) Hidemaro Fujibayashi (direttore) |
Serie | The Legend of Zelda |
Modalità di gioco | Giocatore singolo |
Supporto/i di memorizzazione | Cartuccia, download (versioni Virtual Console) |
UN BREVE RIASSUNTO DELLA TRAMA
La trama di The Minish Cap ruota attorno al passato dell’antagonista Vaati e alla nascita della Quadrispada. Ad Hyrule si festeggia periodicamente una festa dedicata ai Minish. Queste sono piccole creature simili a gnomi che si narra avessero aiutato un giovane a scacciare il male tramite la loro spada. Link e Zelda decidono di assistere alla premiazione di un torneo il cui vincitore può ottenere la suddetta arma. Vaati riesce ad ottenere la vittoria, la spada ed i relativi poteri con i quali trasforma la principessa Zelda in una statua di pietra. Link deve così partire per un’avventura atta a salvare la principessa ma non sarà solo: accorrerà in suo aiuto un simpatico cappuccio verde di nome Egeyo, che aiuterà il giocatore dando consigli utili uniti a delle divertenti battute. I due avventurieri dovranno esplorare quattro dungeon, in ognuno dei quali è custodito un elemento naturale che, unito ai quattro necessari, contribuirà a migliorare sempre di più la spada.
COSA NE PENSO IO
(Questa è una recensione che avevo già scritto in passato. Quella che andrete a leggere è una versione aggiornata della stessa).
Dopo un anno che l’ho recuperato, iniziato e poi abbandonato per mancanza di tempo e di voglia, ho finalmente deciso di iniziarlo impegnandomi a portare a termine la storia. È difficile ammettere in questo momento che molto tempo fa avevo mal giudicato questo capolavoro assegnandogli un voto basso e scarsa opinione. Incredibile come Shigeru Miyamoto sia riuscito a farmi provare così tanto stupore, tale da farmi cambiare idea… Personalmente, per conquistare il cuore di un videogiocatore non servono una grafica da paura o una storia da premio Oscar: basta una mente creativa, una bella favola e una colonna sonora inimitabile ed indimenticabile. Per quanto riguarda l’ambientazione non ha nulla da invidiare a titoli del medesimo calibro: la mappa che ci viene proposta è davvero ben strutturata. Essa pullula di luoghi nascosti, rivelabili attraverso appositi frammenti che andranno “combinati” grazie all’aiuto dei personaggi che si incontreranno durante il cammino. Gli sprite sono veramente ben disegnati e rendono benissimo all’occhio.
CONCLUSIONE
Ammetto con gioia che mi è veramente piaciuto giocare a uno dei più acclamati capolavori Nintendo e di essermi scervellato, con guide e video per superare quegli ostici dungeon cervellotici. Proprio ora ho scoperto l’essenza di una saga epica che sarà frutto di una succulenta collezione!
E così l’avventura di Link è finita, ma ancora tante avventure attendono Link e Zelda in quel di Hyrule! La leggenda continua…
… almeno finché ci sarà la Forza a guidarli…”.
Un saluto a tutti e qualche consiglio dal nostro blog!