SEGA e i messaggi subliminali

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Ciao a tutti amici di Commodoreblog , lo sapete che per anni SEGA ci ha lasciato dei messaggi subliminali senza che nessuno se ne accorgesse? Andiamo a fare un salto in Giappone per capire di cosa si tratta.

SEGA e i messaggi subliminali

SEGA è una delle case di videogames e console che ha fatto la storia. Nonostante siano ormai anni che Sega non produce qualche macchina da gioco casalinga il suo nome è sempre forte nel cuore di noi retrogamers. Basti vedere il fermento che è nato intorno alla probabile uscita di una  versione MINI del DREAMCAST per capire che Sega manca veramente molto nel mondo dei videogames. Per ora la storica casa nipponica, pur non producendo più hardware da tempo, ha in Giappone una catena di sale giochi, posti molto simili alle odierne presenti anche nel nostro paese in cui abbiamo parlato QUI . Il “gioco” protagonista di questi posti sono i cosiddetti UFO CATCHER.

UFO Catcher, questi (s)conosciuti

Cosa sono di preciso questi arnesi? Chiunque abbia frequentato, anche per errore, una sala giochi negli ultimi anni li avrà sicuramente visti. Sono quegli aggeggi infernali mangiasoldi, quelle cabine dotate di braccio meccanico che dovrebbe scendere e stringere un pupazzo o un premio scelto.

Macchine che a conti fatti costa meno prendere e andare a comperare il premio desiderato piuttosto che vincerlo, ma nonostante tutto c’è sempre una gran quantità di persone ci “giocano”. In Giappone, in queste sale giochi di proprietà SEGA, se vinci un premio, il personale darà un sacchetto di plastica per portarlo a casa. Gentili, non c’è che dire: il sacchettino griffato è veramente bellissimo! Ma l’utente giapponese conosciuto col nome Twitter @ raika0510 ha notato qualcosa di strano nel design della borsa.

I messaggi subliminali

Come vedete dall’immagine qui sopra nel bellissimo sacchetto trovate una sequenza di cerchi e quadrati, per anni considerati semplici decorativi. Ma questo raika0510 ha iniziato a sospettare che SEGA volesse dire qualcosa con essi, che ci fosse un messaggio ben preciso dietro a questi simboli. Ora che lo vedete ci avete pensato anche voi per caso? Al vecchio e caro codice Morse! Esatto, cari lettori.. avete ragione! L’unica differenza è che i quadrati sostituiscono i trattini. Dopo la decodifica, il messaggio è stato: UFO CATCHER IS NOT A VENDING MACHINE, ovvero “Ufo catcher non è un distributore automatico”.

La conferma di SEGA

Pura casualità? Certo che no! Dopo che l’utente in questione ha condiviso questa sua teoria in giro per il web, Sega ha confermato la sua accuratezza tramite l’account Twitter ufficiale dell’azienda. La risposta lascia a bocca aperta: SEMBRA CHE QUALCUNO LO ABBIA CAPITO! Il colosso nipponico ha aggiunto poi un breve comunicato che andiamo qui a riproporre: “A differenza di un distributore automatico, dove sai esattamente cosa succederà, con un UFO catcher c’è la suspense di non sapere se sarai in grado di vincere o meno il premio, e il designer voleva che le persone apprezzassero quel tipo speciale di eccitazione.”

Sicuramente è una visione prettamente giapponese della cosa visto che dalle nostre parti, dove è risaputo non esserci la compostezza tipica della popolazione del sol levante, le macchinette mangiasoldi suscitano in chi le usa ira e violenza, il tutto condito con bestemmie innominabili, parole da andare all’inferno senza passare dal via!

Bene cari lettori, con questa piccola curiosità vi saluto e vi do appuntamento al prossimo articolo. Ora qualche consiglio per voi.

Amiga mini? Oppure Commodore 128?

Gilbert U-238 Atomic Energy Lab

Michele Novarina

Mic, tre lettere come negli highscore di una volta. Appassionato di videogames dagli albori degli anni 80.

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