La perdita di alcuni simboli

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Ciao amici di CommodoreBlog , la scomparsa di alcuni simboli anche nel mondo dei videogames é lo specchio di una società dove ormai il politicamente corretto è quasi un obbligo. Andiamo a fare due chiacchiere su un fenomeno ormai mondiale.

Simboli e significati, il ricordo cancellato

Sempre più spesso ci capita di leggere fatti mondani che rasentano la follia, richieste quasi al limite della pretesa. Di cosa? Di sempre più cose considerate “scorrette” oppure offensive. Ma cosa, può avere di offensivo il nudo del David di Michelangelo? Il politicamente corretto e il perbenismo a tutti i costi viaggiano ormai a braccetto quasi al limite del fanatismo.

Cambiano i simboli nei videogames

Anche i nostri cari videogames iniziano a subire il flagello di questo medievale modo di pensare. È notizia di questi giorni che Capcom ha rimosso il sole nascente da Street fighter 2  della versione per Capcom Arcade Stadium.  Esatto, lo storico stage di Honda, proprio lui. Il motivo? Semplice, è considerato offensivo in oriente.

Cambiano i simbolo in Street Fighter 2

O forse è meglio dire che spariscono. Il sole nascente dallo stage di Honda è uno degli scenari più iconici del gioco. E appunto, è solo un gioco e andrebbe preso per quello che è. Soprattutto andrebbe, a mio avviso, considerato che ha qualche annetto sulle spalle. Per chi è cresciuto a pane e Street fighter 2 lo stage con il murales del Monte Fuji, dell’attore di Kabuki il Sol Levante, è parte di un epoca. È uno dei manifesti di un periodo videoludico aureo, fa parte della storia.

Le schermate a confronto

Lo schermo old school lo conosciamo tutti, ma diamogli un occhiata.

Invece lo stage della nuova versione appare così:

Quel sole, quel simbolo, è il simbolo del Giappone Imperiale. Un simbolo che in Asia è decisamente odiato. Ma cavolo, non è propaganda, è un videogioco! Probabile che in Corea del Sud e, soprattutto, la Cina, non abbiano questa elasticità di pensiero.

Un simbolo tira l’altro

Lo stage di Honda non è l’unico ad essere stato ripulito, per così dire. Ricordate Fei Long? E ricordate il suo stage? Perfetto. Ora la bandiera presente in quello schermo, è quella cinese e non quella storica del territorio. Parliamo di Hong Kong, ma soprattutto parliamo sempre di un videogioco.

Per fortuna restano le vecchie versioni

Ovviamente le vecchie versioni non sono state toccate, e vorrei vedere come avrebbero potuto fare. Questa epurazione “politically correct” riguarda la versione Capcom Arcade Stadium. E se si arriva a toccare un mondo che è lontano anni luce da politica, che dovrebbe solo divertire, non c’è da stare allegri.

Vi saluto amici, ora qualche consiglio per voi dal nostro blog.

Michele Novarina

Mic, tre lettere come negli highscore di una volta. Appassionato di videogames dagli albori degli anni 80.

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