Catherine Full Body: una remastered con qualcosa in più!

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Buongiorno a tutti i fan di Commodoreblog  dal vostro blogger Gabriele. Come già annunciato dal titolo, sono qui per narrarvi le mie impressioni su Catherine Full Body, software targato Atlus a cui hanno aggiunto accattivanti novità che vanno ad arricchire l’esperienza di gioco rispetto al suo predecessore.

Catherine Full Body nel dettaglio

Andiamo a vedere le novità. Come apparso in molti trailer è introdotto un nuovo personaggio che si frappone tra le due pretendenti e Vincent, il nostro protagonista, assumendo un ruolo chiave nella trama.

Ovviamente il gameplay è il medesimo del precedente: non è un semplice rompicapo, ma una lotta contro il tempo durante la quale dovrete scalare la torre evitando gli attacchi del boss di livello, rappresentati dai tormenti interiori di Vincent.

Durante tutte le fasi di gioco al protagonista verranno poste alcune domande e le risposte che darete influenzeranno lo svolgimento della trama e di conseguenza il video di chiusura del gioco.

Getting started

Iniziando una nuova partita si potrà scegliere sia il livello di difficoltà sia il tipo di blocchi rendendo così il gioco più avvincente.

Tra una fase di gioco e l’altra, c’è una sezione in cui Vincent rimugina sulla sua vita tra una bevuta e l’altra in un locale durante la quale potrete ricevere chiamate, scambiare sms e mms con foto, ma solo alcune foto potrete guardarle in un posto “lontano da occhi indiscreti”.

Un altro punto forte è caratterizzato dai filmati in stile anime che aggiungono carattere al gameplay rendendo il tutto più horror ma in alcuni momenti un po’ piccante.

Catherine Full Body, i finali

Sono disponibili ben 13 finali diversi a seconda delle scelte fatte. L’esperienza di gioco porta con sè lo stesso pathos dei film horror più famosi e se volete il brivido, consiglio di giocarci di notte al buio, meglio se in compagnia

Modifiche al multiplayer

Alcune delle novità del gioco rigurdano le modalità multiplayer in rete.
Per poterle utilizzare dovete aver attivo il servizio Playstation Plus e disporre di una buona connessione di rete, meglio se via cavo.

Una volta completata la modalità storia si potranno utilizzare tutti gli stage in tutte le modalità multiplayer, sia in locale sia in rete.

Concludendo posso affermare che, con questa via di mezzo tra un remake e una remastered, Atlus ha realizzato un altro capolavoro degno dell’ originale e consiglio di provarlo vivamente con mano.

Vi saluto amici lettori e vi lascio qualche buona lettura del nostro blog.

Crystal Emiliani, conosciamola meglio

 

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