The Age of Heroes, hack n slash old school

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Ciao amici di Commodoreblog, conoscete The Age of Heroes? Se vi piacciono gli hack n slash in salsa Rastan allora siete capitati nel posto giusto. Vediamo insieme questo buon gioco per Commodore 64.

The Age of Heroes, il nuovo che avanza

La DeLorean oggi non serve, perché andremo a fare la conoscenza di un gioco nuovo, o relativamente tale, per il nostro amato biscottone. E’ ormai assodato che il mondo del retrogaming non è più solo una stanza polverosa per vecchi nostalgici. Quello che inizialmente, anni fa, era visto con simpatia come un movimento di anziani che rievocavano vecchie glorie, oggi è esploso in qualcosa di nuovo. Un’onda con la forza di uno Tsunami composta da nuovi e fantastici giochi, la quale viene cavalcata dalle poderose vecchie piattaforme 8 e 16 bit, oggi più in forma che mai. Ecco, The Age of Heroes fa parte di questo nuovo che avanza!

Good Old Ones Vs Next Gen!

Mentre il nuovo claudica e zoppica, complice un periodo storico non proprio luminoso e una crisi della componentistica elettronica mai vista fin ad ora, il vecchio si tira a nuovo e sfoggia un fisico da dieci e lode. I nuovi sistemi di intrattenimento sono quasi fermi al palo, mentre le vecchie glorie guadagnano sempre più spazio nel cuore degli appassionati, anche under 40. Certo, io sono di parte, sono cresciuto con questi sistemi e li adoro ma obiettivamente hanno parecchi pregi.

Prendiamo ad esempio il buon Commodore 64: mai ricevuto un aggiornamento di sistema in 40 anni. I suoi giochi? Li pigli, li carichi e ciao. Puoi farlo sulle macchine originali degli anni 80, lo puoi fare sulle riedizioni in chiave mini o maxi o li puoi emulare quasi ovunque. E il discorso vale per le restanti vecchie glorie del passato.

The Age of Heroes

Contrapposto a questo, trovo snervante la gestione delle console next gen, da Play 4 e Xbox one in avanti. Le accendi e c’è già un aggiornamento di qualche giga che ti aspetta. Ok, ma cosa ci sarà da aggiornare continuamente? Finito l’aggiornamento inserisco il gioco, perché ho preso da Game Stop l’edizione fisica che mi è costata meno di quella digitale. Magia, neanche il tempo di vedere un’immagine e mi appare una schermata che mi avvisa che ci sono 30 giga di aggiornamento per far partire il gioco. Ma sul disco cosa ci hanno messo allora? Ed è un continuo, tra DLC, altri aggiornamenti, upgrade. Poi il gioco dopo una settimana mi ha rotto i coglioni e lo butto in un angolo.

Ecco, forse ho capito…

Ecco che inizio ad aver chiara la situazione! Se ho mezz’oretta e mi voglio distrarre un attimo dalla valanga di letame che giornalmente la situazione societaria mi riversa addosso, il retrogaming fa esattamente quello per cui era nato più di 40 anni fa: divertire! Ecco che col tempo tutti se ne sono accorti e lo sviluppo di nuovi giochi ora non è più un fatto raro ma una realtà periodica molto solida. Oggi vediamo uscire giochi per le nostri vecchi arnesi elettronici che fossero usciti ai loro tempi ci avrebbero fatto divertire molto, e in alcuni casi avremmo urlato al miracolo.

The Age of Heroes, Hack n Slash alla Rastan

The Age of Heroes

Ed eccoci a vedere questo divertente Hack n Slash che trasuda RASTAN da tutti i pori. Psytronik è una garanzia, ci ha abituati da sempre a giochi buoni e dalla dinamica notevole. Non fa eccezione questo The Age of Heroes, uscito già da un paio di anni ma, essendo parte di questo “ritorno al futuro”, forse non molti conosceranno. Il team che si è occupato del gioco è di prim’ordine: programmato da Achim Volkers, alla grafica abbiamo Trevor ‘Smila’ Storey, mentre il sonoro è una garanzia grazie a Saul Cross.

La storia ci racconta che uno spettro malvagio sta inviando la sua legione di dannati attraverso le lande ghiacciate, le montagne e i templi sacri. Saremo noi, protagonisti impavidi col Joystick in mano, a dover porre rimedio a questo scempio, viaggiando e lottando per eliminare lo spettro e le sue legioni. Del resto siamo noi i discendenti dei guerrieri della luce, possiamo esimerci dal combattere?

Il gioco

Dopo una gran bella schermata di caricamento, e una schermata di selezione tra un guerriero maschio o femmina, Iniziamo il nostro viaggio. Eccoci alle prese con un arcade a scorrimento laterale, armati solo di una spada e di un incantesimo. Come nella miglior tradizione del genere, i nemici attaccheranno a ondate da entrambi i lati, cercando di renderci difficile la vita. La grafica è di livello, il nero è usato sapientemente per creare contrasti elevati e fondali appaganti. Gli sprites sono ben animati e il sonoro è una garanzia.

Il feeling è bello, praticamente è come tornare indietro nel tempo. Diciamolo subito, ovviamente la dinamica di gioco è quella, non può essere altrimenti. Da apprezzare la volontà di inserire qualche variante, come ad esempio nel secondo livello: qui troveremo un boss da eliminare. Molto bella, sia per l’atmosfera che per dare più profondità al tutto, l’idea della mappa cartacea che ci evidenzia i livelli bloccati o meno.

The Age of Heroes, quei giochi di una volta

The Age of Heroes

La mia gioia è sempre al top quando mi trovo davanti a gemme old school come queste. Ciò che mi ha sorpreso in positivo è la difficoltà iniziale a livelli umani: si arriva fino al primo boss con relativa tranquillità. Certo, la dinamica è sempre la medesima: si procede, si salta, si usa la corda per salire e scendere e si menano fendenti. State pensando “Come in Rastan!”, ed avete ragione. Credo che gli sviluppatori abbiano preso proprio il famoso arcade come esempio da seguire, rendendo più semplice l’approccio iniziale. Questo a causa di alcuni feedback dei giocatori in fase di beta testing. Così il team di sviluppo ha deciso di sbloccare il livello più difficile solo una volta completato il gioco.

Si sale di livello

Un aspetto che ho gradito è quella che nel gioco si può salire di livello. Come ogni buon gioco di ruolo che si rispetti, uccidendo nemici si accumulano punti, i quali ci faranno avanzare e divenire più forti. L’effetto grafico che accompagna questo aumento è grandioso, ed è forse la cosa più bella di questo aspetto di gioco. Quando si sale di livello, recuperiamo tutta l’energia, e ne viene aggiunta un po di più. Mi ha deluso il modo in cui si accumulano i punti per avanzare: solo le uccisioni in mischia contro nemici danno punti. Se usiamo la magia non succede nulla, tanto meno uccidere un boss.

Alcuni bug di gioco

Ci sono alcuni bug nel gioco, o almeno io li ho reputati tali. Può succedere di atterrare leggermente troppo in alto per colpire i nemici, non ci riuscivo nemmeno abbassandomi. Alcune volte i cattivi mi hanno attraversato senza farmi nulla, il che non mi ha dato fastidio! In definitiva niente di così grave da inficiarne la giocabilità, del resto anche un mostro sacro come Rastan per C64 aveva qualche problema.

Il gioco è disponibile in diversi formati: si va dalla cassetta standard, ad una speciale edizione su nastro a conchiglia (limitata a 50 copie e credo già finite da un pezzo). Abbiamo poi due versioni su disco, una economica e una premium. Il top resta il cofanetto Collector’s Edition con il gioco su disco, CD della colonna sonora, poster, portachiavi, badge e adesivi! QUI il link per i dettagli su come ordinare le versioni fisiche, mentre QUI c’è il link per il download da csdb.

Riflessioni del Biker

The Age of Heroes

Ragazzi, ma quanta bella roba sta uscendo per le nostre vecchie fuoriserie? Non ho tempo di provare un gioco e magari pensare di scriverci qualcosa che ne escono altri, uno meglio dell’altro. Sono i buoni vecchi giochi di una volta, quelli che non richiedono 30 giga di download prima ancora di caricarsi. I buoni vecchi giochi di una volta, quelli semplicemente divertenti, nati per sistemi sul mercato da decenni e che non hanno ancora avuto bisogno di aggiornare il sistema operativo.

Mic the Biker vi saluta e vi da appuntamento al prossimo articolo. Ecco qualche lettura per voi.

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Michele Novarina

Mic, tre lettere come negli highscore di una volta. Appassionato di videogames dagli albori degli anni 80.

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