Home Recording Studio (HRS)- Parte 1 – Come iniziare

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Buonasera amici di CommodoreBlog, in questo periodo di quarantena abbiamo tanto tempo per stare in casa dar sfogo alle nostre passioni, e quale passione migliore della musica,e perchè non crearsi un piccolo HRS (Home Recording Studio)?

HRS, parliamone

Siete dei musicisti e in questo periodo non potete vedere la vostra band?

Dovevate registrare la vostra demo e all’improvviso il virus ci ha rinchiuso tutti in casa?

Oppure più semplicemente volete fare un piccolo video mentre suonate a distanza con i vostri amici, magari a riquadri divisi dove ognuno di voi suona uno strumento o canta,in modo da poterlo pubblicare sui social?

Se avete un pc e, se avete voglia di spendere una cifra massima di 250 / 300 euro circa, potete trasformare casa vostra in un piccolo studio di registrazione (HRS), la professionalità di questo studio dipenderà dalla vostra capacità (già acquisita o da acquisire), ma per fare delle cose più che accettabili la cifra proposta (oltre al materiale che si ha già disponibile tipo un PC fisso o portatile e uno smartphone) è un buon compromesso.

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Premesso che non sono un tecnico del suono e sono un musicista anche abbastanza discutibile, chiedo scusa in anticipo se la guida non è perfetta e sicuramente peccherà di tante imprecisioni, non ho assolutamente nè la scienza, nè la verità assoluta e tantomeno la conoscenza profonda dell’argomento, questa guida vuole essere più un diario di viaggio dell’esperienza personale che ho fatto nel mondo della registrazione audio e video casalinga.

La lista della “spesa” per il nostro HRS

Ovvero di cosa abbiamo bisogno veramente per creare il nostro HRS e poter così fare delle registrazioni audio e video e poi poter “montare” il tutto.

Ecco l’elenco delle cose necessarie

  •  Un PC, fisso o portatile, anche non troppo recente ma che non sia una ciofeca totale;

  •  Uno smartphone con una fotocamera adatta per fare dei video di buona qualità e con le sue cuffie auricolari;

  •  Una coppia di casse alimentate con potenziometro per il volume (io uso una combinazione vecchia della Trust con Subwoofer) 50 € circa

  •  Un microfono (io ho usato uno SHURE SM-58), 120 € circa;

  •  FONDAMENTALE un mixer a 3 o 4 canali (possiedo un Ammoon F4 – USB – 3 canali digitali) 69,99 € su Amazon

  •  cavo XLR maschio femmina per collegare il microfono al mixer – 10 € circa;

  •  un cavo jack 3,5 mm maschio a 3,5 mm maschio – 7 € circa;

  •  set da 3 adattatori da jack 3,5 mm 1/8″ femmina a 6,35 mm jack maschio, 9,99 € su Amazon.

Poi come attrezzatura non fondamentale ma utile abbiamo:

  •  asta microfono – 20 € circa;

  •  leggio – 10 euro circa;

  • una cuffia, meglio solo cuffia e non cuffia con microfono da smartphone, potendo scegliere ma in mancanza va bene anche quella.

Due accenni sul mixer from dummies to dummies

Allora, ignorantemente, da quel poco che ho potuto imparare nell’utilizzo del mio primo mixer e informandomi poco e male quà e là su Internet, un mixer, generalmente, è uno strumento che assume un’importanza strategica fondamentale nella creazione di uno studio di registrazione.

Un mixer, riducendolo all’essenza, semplicemente non fa altro che gestire più strumenti in ingresso, limitatamente alla sua capacità, ovvero ai canali di cui è composto, e li incanala verso un’unica uscita.

Quindi posso gestire più strumenti, con i loro relativi settaggi e ascoltare tutto insieme in un unica cassa.

Questo per farla davvero semplice, anche troppo forse.

Ma questa guida vuole essere una cosa leggera e senza pensieri, per poter iniziare subito a fare qualche lavoretto e a divertirsi, soprattutto ESPLORANDO.

Ogni canale ha la possibilità di essere equalizzato, effettato, modificato di volume e “buttato” oltre che sull’uscita principle,su una delle uscite ausiliarie qualora volessimo utilizzare una cassa spia per sentire meglio noi stessi (generalmente sull’uscita principale si collegano le casse da rivolgere verso il pubblico qualora fossimo ad un evento).

Vediamo nel dettaglio come si “legge” un mixer, perchè capisco che tra manopole e levette ci si può perdere.

Cominciamo i collegamenti!

Inutile dire, anzi no diciamolo, che come regola generale, tutti i collegamenti vanno fatti ad apparati spenti.

Purtoppo nel mondo dell’elettronica musicale, i collegamenti fatti tra apparati alimentati, quindi “attivi”, sono da considerarsi pericolosi per gli apparati stessi, per cui se non vogliamo rovinare i nostri apparati relativamente costosi, dobbiamo fare in modo che gli apparati alimentati vengano collegati ad apparati spenti, mentre per gli apparati non alimentati, cerchiamo di abbassare i volumi dei vari canali o di disattivare il canale stesso al fine di “non bruciare i finali” (appena capisco cosa vuol dire).

Di seguito vi disegno un piccolo schemino, su come collegare gli strumenti a nostra disposizione per creare un piccolo HRS.

Cominciamo!

  1. Iniziamo con il collegare il cavo XRS alla presa XRS del canale 1, l’altra estremità la collegheremo al microfono;
  2. colleghiamo il cavo jack da 6.5 mm alla presa INSERT del canale 2, questo in caso volessimo collegare uno strumento musicale non alimentato come ad esempio una chitarra o un basso elettrico;
  3. Inseriamo uno degli adattatori da 6.35mm maschio a 3.5mm femmina nella presa phone della sezione uscite del nostro mixer, dopodichè colleghiamo un cavo jack to jack da 3,5mm, l’altra estremità del cavo la collegheremo alla porta MIC del nostro pc, sarà l’intefacciamento necessario affinchè il PC possa “registrare” il segnale in ingresso;
  4. inseriamo un’altro adattatore 6.35 /3,5 in una delle due prese AUX (è indifferente in questo caso che sia la destra o la sinistra), dopodichè colleghiamo i nostri altoparlanti PC, o meglio ancora un paio di cuffie per poter sentire il prodotto dei nostri suoni, le casse possiamo lasciarle collegate al pc per quando vorremo riascoltare ciò che avremo registrato;
  5. colleghiamo ora l’alimentatore al mixer e l’altra estremità alla presa di corrente.
  6. NON SIATE IMPAZIENTI DI ACCENDERE IL MIXER, seguite la prossima puntata della guida per questo!

Finito!

Ora non ci resta che scaricare il software freeware AUDACITY dal sito https://www.audacityteam.org/download/, scegliere la versione che più si adatta al nostro sistema operativo (Windows, Mac o Linux) e installarla!

Ora il nostro sistema di HRS è finalmente pronto per poterci far sperimentare le gioie della registrazione!

Nella prossima parte parleremo di come dare un settaggio minimo al nostro mixer per poter sistemare il suono in uscita di ogni singolo strumento o microfono e iniziare a registrare così un audio, il nostro HRS è pronto.

Vi lascio con un piccolo motto: L’UNICO LIMITE E’ LA FANTASIA, SPERIMENTATE GENTE…SPERIMENTATE!

L’angolo dell’Anziano!!! E’ qui!

Lets’rock!

In conclusione come sempre vi consiglio qualche nostra buona lettura:

Ivan Venturi, l’intervista

1000 miglia prodotto dalla Simulmondo

Apple iPhone SE: la nuova mossa di marketing di Cupertino?o forse no!

Christian Miglio

Christian Miglio detto L'Anziano, tecnico per le telecomunicazioni, appassionato di retrogame e degli anni 80 in maniera viscerale, collezionista di retrocomputer, giocattoli e videogame. Amante del Commodore 64 che possiede tuttora funzionante!

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