Cadash

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Ciao amici di commodoreblog, avete una manciata di gettoni per giocare a Cadash? Bene, teneteli in tasca che vi serviranno. Pronti a saltare sulla DeLorean, il viaggio che ci aspetta non è dei più semplici ma sicuramente, a livello storico, assai importante.

Cadash, un 1990 di magie

Derapiamo in quel di Jesolo, sala giochi Drago in via Bafile. Probabilmente questa location non vi suona nuova, ha quel sapore di già sentito, di vissuto. In quell’agosto del 1990, segnato per il sottoscritto da un mese di gesso alla gamba a causa di una caduta in moto proprio in quell’anno delle notti magiche , Cadash fu un fulmine a ciel sereno. Insieme al Crico, fido compagno di avventure Jesolane, questo gioco fu una colonna portante dei pomeriggi pre-spaggia.

L’alba degli RPG da sala

Cadash era, e rimane, un gioco incredibile: unisce rudimenti sia di gioco di ruolo che elementi di platform action. Come si soleva dire in quei tempi “Only Taito can do this”, ed era vero! Il gioco, sulla schermata di presentazione, riporta la data 1989 ma noi lo scoprimmo in quel 1990 da sogno. Eravamo, e siamo ancora oggi, una compagine appassionata di giochi di ruolo e Cadash rappresentava per noi lo stato dell’arte, un primo esempio di quello che sarebbe diventato un must di inizio anni 90: il “platform-RPG“. Si tratta di un sapiente miscuglio tra due scuole di gioco agli antipodi, che combina l’azione dei platform a scorrimento con un sistema Role Player Game che comprende dialoghi, livelli, denaro per comperare e magia in quantità.

Cadash, una magia cabinata

Nel gioco possiamo scegliere tra quattro personaggi completamente differenti. Il cab prevede la modalità due giocatori insieme, il che dona al gioco un livello di profondità incredibile. Attenzione, collegando insieme due cabinati si può giocare in quattro contemporaneamente, cosa che purtroppo non ho mai avuto la fortuna di provare. Questa modalità “link” ha delle regole precise: ogni giocatore deve scegliere un personaggio diverso e l’obbligo di tenersi al passo gli uni con gli altri players. Perciò niente passeggiate fuori dallo schermo a curiosare in cerca di tesori nascosti. I personaggi selezionabili sono guerriero, mago, sacerdotessa (paragonabile al chierico di D&D) e il ninja (affine al Mistico di AD&D). Ovviamente ciascuno ha diversi attacchi, statistiche e abilità.

L’ambientazione e trama

Come avrete capito ci si muove in un mondo fantasy realizzato veramente con cura. La storia ci racconta che in tempi dimenticati demoni e creature mostruose, che ora sono segregate nel regno sotterraneo di Cadash, condividevano la luce con gli umani. Ma un mago oscuro e più potente cresceva nelle ombre, un essere demoniaco nato da una donna umana. Il suo nome era Baarogue o Baalogue, a seconda della versione del gioco. Egli promise ai suoi seguaci la vendetta verso gli esseri umani e il ritorno alla luce del sole, ma ad una condizione: che il suo sangue fosse mescolato a quello di un essere umano.

I secoli passarono e ora le armate delle tenebre sono abbastanza potenti da emergere in superficie a fare guerra. I regni degli uomini, dopo millenni di pace, sono completamente impreparati a combattere: caddero così rapidamente sotto il dominio di Baarogue. Questo non era abbastanza: egli voleva ottenere il più potente di tutti i regni umani, il Regno di Dirzir. Il perfido mago rapisce la principessa Salassa e la imprigiona sottoterra nel Castello di Cadash. Dalle viscere della fortezza Baarogue vuole compiere il rituale che lo legherebbe alla principessa, così da diventare invincibile. L’anziano re di Dirzir, tal Dilsarl, sconvolto e indifeso, promise il suo regno a colui che avrebbe salvato la sua amata figlia. Ed è qui che entriamo in campo noi, col nostro gettone e la nostra grinta.

Le fasi di gioco di Cadash

Il gioco è suddiviso in cinque fasi. Le fasi uno, due e quattro sono costituite da due mondi con ambientazioni miste sopra e sotto il suolo. La terza fase è composta da tre mondi, mentre l’interno del castello di Cadash è l’ambientazione della quinta fase. Tutti questi sono molto differenti tra loro: passeremo da incantevoli prati a buie grotte, dai boschi incontaminati ad ambienti sottomarini. Alcuni nemici derivano dalla mitologia comune mentre altri sono completamente inventati per il gioco.

Svolgimento delle azioni

 

I giocatori procedono nei vari livelli uccidendo mostri più o meno grandi e boss vari. Durante il nostro peregrinare dobbiamo raccogliere delle chiavi per sbloccare porte e raccogliere oro, oltre a punti esperienza. Ci si può imbattere in villaggi, ove comprare oggetti, armi, armature. Ogni villaggio incontrato procedendo nell’avventura fornisce attrezzature migliori. Ovviamente anche gli abitanti del villaggio hanno una loro utilità: essi forniranno informazioni spesso preziose per proseguire. La vera spada di Damocle, pendente sulla nostra testa, è il tempo di gioco limitato, che si può aumentare acquistando clessidre o raccogliendo bonus rari. Proprio i negozi sono luoghi fondamentali nel nostro viaggio: li si possono acquistare erbe medicinali curative se e antidoti per il veleno inflitto da nemici specifici. Ci sono anche due elisir che agiscono come erbe medicinali, ma che ripristinano tutta la salute.

Personaggi di Cadash

Andiamo ora a vedere nel dettaglio i quattro personaggi selezionabili e le loro caratteristiche.

Guerriero

Alcuni manuali di gioco lo chiamano col nome “Toru”, ed è un guerriero in stile Conan il Barbaro. Egli ha potenti attacchi da mischia, la massima difesa e la massima forza nel gioco quando usa un’arma. Tuttavia, da buon guerriero che si rispetti, non è in grado di utilizzare la magia. Inizialmente egli è svantaggiato negli attacchi a distanza e contro creature volanti. Questo a causa della gittata corta delle sue armi. L’unico rimedio è acquistare uno scudo per bloccare la maggior parte dei proiettili nemici, incluso il fuoco dei draghi.

Mago

il mago ha la tipica sembianza “alla Gandalf”: lunghi capelli bianchi, barba e tunica, con la schiena leggermente curva. Egli è il mago di corte di Dirzir e il principale consigliere del re. Il mago attinge alla saggezza e alla magia degli antichi avi che e può fare affidamento sul suo bastone magico. Grazie ai suoi incantesimi risulta essere il personaggio con la più grande potenza di fuoco, ma è fisicamente il personaggio più debole e lento. Tra tutti i personaggi è quello che richiede meno punti esperienza esperienza per guadagnare livelli: può raggiungere il livello massimo già a metà del gioco. Con l’avanzare dei livelli e dell’esperienza egli impara nuovi e più potenti incantesimi, invocando gli elementie le forze della natura. Tuttavia, i suoi incantesimi non funzionano su alcune creature, inclusi i non morti, obbligandoci o ad evitare lo sconto o a rischiare un corpo a corpo. C’è da dire che è l’unico personaggio in grado di abbattere il boss finale in modo facile e veloce.

Sacerdotessa

La sacerdotessa chierica è forse il personaggio più adatto per cominciare, grazie ai suoi incantesimi difensivi che le permettono di curare e annullare i danni subiti. Oltretutto, grazie all’utilizzo delle sue armi dedicate, risulta anche un buon combattente. Tuttavia le sue armi sono le più lente tra tutti, rendendola la meno adatta a sconfiggere i boss finali. Sul piano difensivo è una vera potenza , in grado di lanciare un incantesimo di protezione che assorbe 32 danni. La sacerdotessa ha anche la capacità di manipolare il tempo, aggiungendo 30 secondi nella versione arcade giapponese e 60 secondi in tutte le altre versioni.

Ninja

Il ninja ricalca le fattezze del Mistico di dungeoniana memoria, un maestro del combattimento a distanza, con agilità incredibile e la più alta difesa naturale. Egli utilizza solo proiettili nascosti, shuriken e coltelli da lancio. È l’unico vero personaggio con attacchi a lungo raggio, in grado di uccidere i nemici non appena appaiono sullo schermo. Il suo attacco è il più rapido di tutti e non ha eguali contro i nemici normali. Quando utilizza alcune armi ottiene delle abilità speciali: sparare il fuoco e penetrare nemici e pareti con i proiettili. Ovviamente uno svantaggio lo deve: è quello che ha bisogno di più punti esperienza per avanzare di livello. Perciò sarà necessario più tempo per far progredire il personaggio.

Cadash e le sue conversioni

Cadash era davvero grosso, nel vero senso della parola, per essere trasportato con efficacia sulle macchine domestiche più in voga in quegli anni. Nonostante tutto nel 1991 vide la luce una splendida conversione per Pc Engine – TurboGrafx-16 e, l’anno seguente, per Sega Genesis / Mega Drive. Su entrambe le versioni i programmatori eliminarono il limite di tempo che esisteva nella versione arcade originale.

Pc Engine – TurboGrafx 16

Working Designs si occupò di questa ottima trasposizione ma non solo: aggiunsero molte modifiche al gioco originale, tra cui agilità, difesa, costi degli incantesimi e danni, per bilanciare meglio i personaggi. Perciò vediamo che il barbaro e il mago furono resi più semplici da utilizzare, a tal punto da essere perfino più easy della sacerdotessa. I ragazzi della Working Design dovettero venire a compromessi con la grande differenza tra l’hardware arcade e quello della console nipponica. Studiarono perciò un’intelligente suddivisione dei livelli in grandi stanze e sale collegate da porte e corridoi, mentre il gioco arcade utilizzava livelli ampi e senza soluzione di continuità. Graficamente si decise di renderlo più colorato e sgargiante rispetto all’arcade, dotato di tonalità più scure. Questa versione si dimenticò tuttavia un ipotetico “insert coin”: non consente, stranamente, di continuare in modalità a un giocatore. Il discorso cambia, per fortuna, in Multiplayer, dove gli alleati morti possano essere rianimati nelle locande.

Sega Megadrive – Genesis

La prima cosa che saltava all’occhio in questa conversione era l’eliminazione di due delle quattro classi giocabili. Inspiegabilmente mantennero solo il barbaro e il mago. Nonostante una grafica davvero simile, anche come tinte dark, all’originale, la versione per la console Sega soffriva di parecchie incertezze nei comandi e nello svolgimento del gioco. Uno dei boss, quello gigante fatto di alghe, fu misteriosamente rimosso, e anche il valore curativo delle erbe, i danni dei nemici e la loro intelligenza, e molti altri aspetti del gioco sono stati alterati. Per semplificare la vita a noi videogamers si potevano acquistare elisir nei negozi: essi servono come vite extra.

Riflessioni del Biker

Cadash era per noi un’esperienza mistica. Riportava le nostre amate ambientazioni fantasy su uno schermo, donando loro azione, battaglie e interazione. Certo, quest’ultimo aspetto era piuttosto embrionale ma fu il primo, tracciò la via per molti giochi posteriori. La calura estiva del primo pomeriggio trovava per noi refrigerio all’ombra di questo cabinato, mentre le pale a soffitto muovevano l’aria esattamente come fosse un phon puntato sulla testa. Oggi come allora giocarlo mi riporta quella sensazione di caldo, quel profumo di salsedine trasportato dalla brezza marina. Perché si sa, amici lettori, che i nostri vecchi giochi si portano dietro la magia dei ricordi.

Mic the Biker vi saluta e vi da appuntamento al prossimo viaggio nel tempo. Ora qualche piccolo consiglio per voi.

Shinobi, l’arte di essere Ninja

Darius

Michele Novarina

Mic, tre lettere come negli highscore di una volta. Appassionato di videogames dagli albori degli anni 80.

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