Space Station 23 – Commodore 64

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Space Station 23 è solo uno dei tantissimi ottimi giochi usciti in questo nuovo presente ad otto bit per l’immortale Commodore 64. Andiamo a vedere di che si tratta: indossate la tuta spaziale e partiamo!

Space Station 23 by Vector5

Space Station 23

La programmazione di questo ottimo Space Station 23 è ad opera di Vector5, perciò di per se già una garanzia. In questa fantastica avventura stellare vestiremo i panni di Joe Phoenix, eroe in tuta spaziale di turno. La missione non è delle più facili: dovremo ripristinare il funzionamento di una stazione spaziale e allo stesso tempo uccidere un bel numero di pericolosi alieni.

Ma lasciamo spazio alle parole dei programmatori sul sito: ” La Stazione Spaziale 23 è stata colpita da un asteroide ed è stata parzialmente distrutta. La stazione spaziale è anche invasa da una brutta specie di alieni. Joe Phoenix è tornato dalla giungla e viene ora inviato in soccorso. La sua missione è raccogliere risorse per ripristinare la piena potenza della stazione spaziale e sfrattare e uccidere tutti gli alieni”.

Space Station 23, il gioco

Space Station 23

Il gioco si articola in ben 10 livelli: 3 sono ambientati all’esterno e 7 dentro la stazione spaziale. In totale avremo ben 240 stanze diverse da esplorare, e vi assicuro che non sarà una passeggiata. Siamo soli, in questo ambiente ostile, nel quale dovremo recuperare ogni tipo di risorsa venga trovata sul nostro cammino. Non solo: la stazione è pesantemente danneggiata, perciò si dovrà anche ripristinarla nelle sue funzioni di supporto vitale.

Non siamo soli nel fare tutto questo, nel senso che disseminate qua e la troveremo diverse tane dallo stile vagamente “Alien“. Da queste inizieranno ad uscire viscidi mostri di vario tipo, alcuni classici alieni dai grandi occhi, altri con bocche ricche di tentacoli, quasi strappati da un incubo di Lovecraft. La cosa principale in questo caso è darci dentro con le pallottole e abbattere le tane.

Occhio alle risorse

Space Station 23

Non potremo allegramente sparare a destra e a manca come ossessi, perché le nostre risorse sono limitate. In giro per le stanze si trovano un buon numero di proiettili, ma occhio a dove si spara. Per questo capite che il mio consiglio di sparare alle tane non era buttato in aria. Se non distruggete queste ultime, gli alieni continueranno ad uscire e ben presto vi troverete senza munizioni.

I livelli vanno ripuliti quasi nella loro totalità, raccattando le celle nucleari per l’energia, le schede dei computer e le bombe per eliminare particolari ostacoli dalla nostra strada. Alla nostra destra noteremo un pannello di controllo: in esso vedremo le risorse necessarie, quelle raccolte, nonché munizioni e vita. Diciamo che ripulendo un livello completamente il punteggio sarà migliore.

240 stanze possono sembrare poche, ma andando avanti il livello si fa più tosto, avremo a che fare con oggetti nascosti e anche con pericolose trappole.

Space Station 23, grafica e sonoro

Space Station 23

Graficamente il gioco si presenta molto bene. La schermata iniziale trasuda anni ottanta da tutti i pixel, mentre l’accompagnamento sonoro sfoggia un SID in gran forma, con una canzone davvero spettacolare. Sullo schermo abbiamo tutte le info necessarie per portare a termine le missioni e la finestra di gioco, nelle sue dimensioni quadre, risulta molto chiara.

Le parti in esterno sono più scarne, direi quasi di ispirazione “Spectrum”. Per il background domina il nero, mentre gli sprites sono ben animati e colorati. Il discorso cambia quando agiamo all’interno della stazione, con pareti in prospettiva efficaci e con quel bel effetto metallo tanto caro a noi sessantaquattristi. Gli interni variano di colore, rendendo meno monotona l’ambientazione siderale.

Il sonoro in game è composto da una melodia di sottofondo carina, nulla di trascendentale, ma ben si adatta a rendere l’atmosfera misteriosa. Ad essa si accompagnano efficaci sound FX di vario genere. Una chicca quando facciamo esplodere qualche bomba è data dallo schermo che trema per il colpo.

Una volta finito il nostro compito ci troveremo di nuovo alla nostra navicella spaziale, pronti per volarcene a casa!

Riflessioni del Biker

Space Station 23

Ho provato il gioco sia su portatile con Vice e sia sul mio TheC64Big e in entrambi i casi il funzionamento è stato perfetto in tutto. Con un bel Competition Pro tra le mani i movimenti sono sempre precisi e non si rischia di andare a sbattere addosso agli alieni. La giocabilità è immediata e divertente, visto che il tutto inizia in maniera soft e ci permette di apprendere le dinamiche di gioco senza impazzire.

Procedendo col gioco la difficoltà aumenta senza mai diventare esasperata. Studiando un minimo le varie schermate si può sempre trovare un modo di uscirne vivi anche se rimasti senza munizioni. L’atmosfera è davvero bella, immersiva e in certi frangenti tesa al punto giusto. Il tutto condito con un sistema di salvataggio automatico a fine livello davvero intelligente. Questo ci eviterà uno degli aspetti più comuni delle nostre partite nella golden age degli anni 80, ovvero dover ricominciare sempre da capo un gioco per proseguirlo!

QUI il link al sito del gioco, mentre QUI troverete il link alla pagina CSDB dedicata.

Mic the Biker vi saluta e vi da appuntamento al prossimo articolo. Ora qualche consiglio per voi direttamente dal nostro blog.

Galaga, 40 anni dopo

N.Y. Captor

Michele Novarina

Mic, tre lettere come negli highscore di una volta. Appassionato di videogames dagli albori degli anni 80.

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2 risposte

  1. Roberto Paolo ha detto:

    Sempre una grande emozione vedere che procede cn spavalda sicurezza la vita del nostro c64 ormai sempre piu eternizzato nel ruolo di consolle8bit emblema degli80. Grazie davvero per questi articoli cosi dettagliati che ci anticipano il futuro{sempre piu presente} facendo da spartiacque selezionando sempre i migliori prodotti disponibili con utilissimi approfondimenti e descrizioni realistiche.

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