Street Sport Basketball per C64

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Ciao amici di Commodoreblog.com, oggi scendiamo in strada e scaldiamoci per giocare a Street Sport basketball per commodore 64.

Street Sport Basketball

Ci fu un tempo nella golden age degli home computer dove i giochi sportivi erano liberamente interpretati. Non c’era il fotorealismo o l’animazione ultra frame per la schiacciata a canestro. C’era però tanta fantasia e la voglia di creare sempre qualcosa di differente. Soprattutto di molto divertente.

Street Sport, by Epyx

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Street sport basketball è stato rilasciato nel 1987. Fa parte di una serie piuttosto popolare, quella degli “Street Sports” di Epyx. In questa serie diversi sport come baseball, basket, football americano e calcio sono stati presi dai grandi stadi e portati nei quartieri sotto casa. Tutto molto easy se ci pensiamo. Quanti film degli anno 80 contenevano almeno una scena girata nel campo da basket di periferia, o ricavato nel cortile di casa? Ebbene si, il colpo di genio fu prendere questo aspetto di vita quotidiana dell’epoca e programmarlo!

Street Sport Basketball, i campi

Furono così riprodotte le quattro ambientazioni tipo prese dagli States. Abbiamo il classico campo recintato da una rete metallica e quello ricavato da due canestri messi sopra i garage delle villette a schiera americane. Oppure un campo semi recintato in una zona periferica, o ancora un campo nei sobborghi più in stile downtown e Bronx.

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Modalità e giocatori

Dopo aver deciso per uno dei quattro campi dobbiamo scegliere tra un avversario umano o la CPU. La sfida contro il computer garantisce un livello di sfida adeguato. Potremo scegliere anche il livello di difficoltà. Ma come adoro ripetete sempre è la modalità a due giocatori che rende la longevità del titolo pressoché infinita. Dopodiché si passa alla scelta della squadra. Questa sarà composta sempre da tre giocatori. Si potrà scegliere tra dieci adolescenti messi in bella mostra sulla strada, ovviamente!

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Testa o croce, si parte

La scelta avviene a turno con l’avversario. Il lancio di una moneta decide chi inizierà a scegliere. Per ogni giocatore vengono mostrate brevi informazioni sul player in questione. Questo dovrebbe facilitare la scelta: ogni giocatore ha pregi e difetti che rende il mix tra gli stessi un ampliamento della giocabilità. Contrariamente a Street Sports Baseball non è possibile la formazione casuale di una squadra.

Street Sport Basketball, variabili

Una caratteristica della serie “Street Sports” è che tutti i giocatori non solo differiscono a livello estetico. Come ho accennato poc’anzi le differenze riguardano anche il modo in cui giocano. Ogni giocatore ha i suoi vantaggi e svantaggi. Alcuni possono lanciare bene ma correre più lentamente. Altri tirano meglio da lontano ma sono meno buoni sotto canestro o a rimbalzo. A queste variabili dobbiamo sommate le caratteristiche morfologiche del campo che si è scelto. Ognuno di essi ha le due caratteristiche che influenzerà l’andamento della gara.
La palla potrebbe rimbalzare male dal bordo del marciapiede o un giocatore scivolare su una pozza d’olio.

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I giochi come capsule del tempo

I sobborghi diventano protagonisti. Non ci sono grandi arene o palazzetti gremiti. Tutto è puramente “Street”. Del resto chi ha vissuto quegli anni sa bene che non era così strano giocare in strada, cosa ad oggi quasi inconcepibile. È stupendo questo aspetto. I giochi diventano una sorta di capsula del tempo, una testimonianza di come si poteva vivere all’epoca. Raccontano e dipingono un affresco di come era la società in quegli anni.

Street Sport Basketball, grafica

Graficamente Street sport basketball è molto piacevole. La grafica è bella varia e colorata. Le quattro ambientazioni ben differenziate e rese da manuale. La ricchezza di dettagli sono la ciliegina su una torta davvero già ottima. Le animazioni dei giocatori sono fluide e i frame utilizzati per i vari momenti della partita ineccepibili. Se proprio voglio trovarci un difetto è che i giocatori non sono così facili da distinguere. Avessero avuto addosso i vestiti sarebbero stati più caratterizzati. Ma sarebbe forse stato meno immediato riconoscerli. Ecco spiegata la scelta di indossare le maglie verdi o blu.

E il sonoro

Tecnicamente il sonoro è un accompagnamento adeguato. A parte l’ottima musica iniziale nel gioco sono presenti solo sound dx. Questi restano efficaci in sottofondo offrendo durante la partita solo rumori sporadici ma piazzati nei momenti giusti.

Street Sport Basketball, i controlli

I controlli sono completi e accurati. Eh si, un tempo era possibile fare un set di comandi usando un solo bottone! Per la squadra in attacco avremo i seguenti controlli. Pulsante: lancia la palla nella direzione di visione del giocatore. Joystick: cammina nella direzione desiderata. Joystick e pulsante: lancia la palla nella direzione desiderata.

Anche la fase difensiva ha i suoi controlli specifici. Tenendo premuto il pulsante per circa 1 secondo si cambia il giocatore attivo. Pulsante: salta o blocca. Joystick: cammina nella direzione desiderata. Joystick e pulsante: salta nella direzione desiderata o blocca un avversario. Esatto, essendo Street si può anche giocare sporco! Non c’è da preoccuparsi, non ci sono falli ne espulsioni!

Considerazioni del Biker

Grazie alla fedele Psvita moddata sto giocando di nuovo a Street Sport basketball e non c’è nulla da eccepire. La giocabilità era splendida negli anni ottanta e lo è ancora oggi. Il divertimento è quasi immediato, non ci sono da imparare mille mila combinazioni di pulsanti per fare mezzo passaggio. Basta prender un po’ la mano a fare tutto con una levetta e un bottone e poi non lo molli più. Trovare poi la giusta amalgama di squadra è un’altra sfida interessante. Ad esempio Magic e Julie sono una buona scelta messi insieme. Il primo ha un tiro preciso ed è anche veloce. Julie ha un controllo di palla superiore ed e difficile portargliela via. Insomma, le partite si susseguono e i ricordi di un tempo affiorano come un prezioso oggetto che pensavamo aver perso. La magia del retrogaming continua!
Ora vi saluto amici lettori. Mic the Biker vi da appuntamento al prossimo articolo. Ora qualche consiglio per voi.

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Michele Novarina

Mic, tre lettere come negli highscore di una volta. Appassionato di videogames dagli albori degli anni 80.

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