Virtua Striker 2: Il calcio (ignorante) su DREAMCAST

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Virtua Striker 2, il calcio Arcade arriva nelle nostre case.

Arrivo a scrivervi questo articolo nel bel mezzo della fase clou del Mondiale di calcio 2018 in Russia e, tra i tanti ricordi videoludici, la mia mente mi porta a lui: Virtua Striker 2.

La versione 2000.1 in particolare, uscì per la Dreamcast (macchina tanto bella ma sfortunata) di casa SEGA nel 2000, proponendo una versione fedele della versione da sala giochi. Una vera manna dal cielo per gli appassionati di calcio Arcade.

In casa il calcio Arcade

Virtua Striker 2 su Dreamcast fa gridare al miracolo, portando il calcio Arcade nelle nostre case. L’impatto al gioco è stupefacente a partire dalla grafica: i ragazzi di AM2 (sviluppatori del gioco) fanno un ottimo lavoro con una grafica “pulita” ed un dettaglio grafico incredibile , rendendo il tutto gradevole ai nostri occhi. Il comparto audio è sufficiente  sia per le musiche che per gli effetti di gioco.

Tutto molto bello, ma poi…

Il gameplay: Ti accorgi subito che è quasi impossibile “ragionare“, tanto da ritrovarti senza palla subito e con gli avversari nella tua area di rigore pronti a far goal.

A questo si aggiunge una visuale laterale e che limita la sezione di gioco ed un radar, inutile, perchè una volta che si ha la palla ci si trova gli avversari addosso.

Ma la vera frustrazione è stato il sistema di controllo: la risposta ai comandi è in ritardo, rendendo ogni qualsivoglia di azione impossibile lasciando al “caso” che la palla vada a qualche nostro compagno in attacco, così come la scelta di rendere manuali e non auto i passaggi (tipico dei giochi di calcio arcade).

Non tutto è perduto, una speranza c’è.

Ho voluto fortemente Virtua Striker 2 tanto da ostinarmi a giocarci nonostante le sue limitazioni. Solo con costanza e dedizione, riuscendo a “capire” e “percepire” i tempi giusti per difendere e attaccare, si ottengono risultati. Quindi, dimentichiamoci PES o FIFA  e nemmeno International SuperStar Soccer per SNES, solo calci, legnate e tanta sana ignoranza.

SEGA riesce a fare centro tenendoci incollati per qualche ora, prima di lanciare il pad dalla finestra.

Alla fine, Virtua Striker 2 o lo si ama o lo si odia, punto. Senza nessun compromesso, ho iniziato a giocarlo odiandolo fino a quasi voler gettar via il disco (lo so esagero). Adesso, magari con le ore di pratica ( far goal da soddisfazioni), inizio ad apprezzarlo, ma non arrivo ancora ad amarlo.

Se cercate nuove sfide, di quelle che vi fanno buttare l’anima, Virtua Striker 2 è ciò che fa per voi, a patto rinunciate alla simulazione.

Non mi resta che augurarvi una Buona Estate e restate in contatto su CommodoreBlog.com.

 

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